“Finora se un’azienda non aveva un laboratorio interno, per fare dei controlli qualità poteva essenzialmente seguire due strada o svolgeva un test rapido o si rivolgeva ad un laboratorio esterno (…)” racconta Matteo Salina, Ceo e co fondatore di Proxentia, in un’intervista apparsa oggi sul quotidiano Libero.
Un lettore, un set di cartucce monouso e un software per dispositivi portatili in grado di analizzare, in soli 20 minuti, le caratteristiche e le potenziali alterazioni subite di ogni prodotto (vino, latte, cereali). È l’innovazione messa in atto da Proxentia, azienda nata dall'unione di competenze che vanno dall'alta tecnologia nel campo dell'ottica e dei materiali avanzati fino alle nuove tecnologie bio-sensoristiche, incubata presso il nostro acceleratore d’impresa, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore del controllo qualità nell’industria alimentare.
In pochi semplici passaggi il kit “consente invece di fare controlli rapidi direttamente all’arrivo di un carico di latte, di farine o di vino e di sapere, nel giro di pochi minuti, prima di introdurlo in un impianto, com’è il prodotto in termini di sicurezza e qualità” prosegue M. S.
Dopo tanti riconoscimenti, tra cui il conseguimento della Fase 2 dello Sme Instrument, ora l’azienda volge lo sguardo ad un nuovo mercato: quello della medicina.
La tecnologia RPI (Reflecting Phantom Interface) è applicabile a svariati settori, tra qui quello delle analisi mediche. Esattamente come con i prodotti alimentari, la piattaforma diagnostica innovativa può essere utilizzata su campioni di saliva, urine e sangue al fine di semplificare e velocizzare le analisi diagnostiche.